Come Usare il Decluttering per Ridurre l’Ansia Quotidiana

L’ansia è una realtà che colpisce molti nella vita di tutti i giorni, spesso in modo sottile ma persistente. Spesso si sottovaluta quanto l’ambiente che ci circonda, e in particolare lo stato degli spazi in cui viviamo, possa influenzare direttamente il nostro stato emotivo. Il decluttering, ovvero la pratica di liberarsi del superfluo e organizzare la casa, è uno strumento potente per alleviare questa tensione, con basi che trovano riscontri concreti nella ricerca scientifica.

La connessione tra ambiente e mente: cosa dice la scienza

Studi di psicologia ambientale evidenziano come un ambiente caotico o disordinato aumenti l’attivazione del sistema nervoso simpatico, responsabile della risposta “lotta o fuga”. Questo innalzamento dello stato di allerta cronico si traduce in stress e ansia persistenti.

In particolare, la presenza di troppi stimoli visivi, come oggetti sparsi o accumulati, sovraccarica la corteccia prefrontale — la parte del cervello che si occupa di attenzione e controllo cognitivo — rendendo più difficile concentrazione e rilassamento.

Il decluttering come intervento terapeutico ambientale

Riordinare non significa solo “mettere a posto”, ma creare un ambiente che comunica ordine e semplicità al cervello, facilitando una risposta di calma e sicurezza. Alcuni studi suggeriscono che lo spazio organizzato attiva il sistema parasimpatico, associato a rilassamento e recupero.

Inoltre, il processo stesso del decluttering favorisce un senso di controllo personale e di autoefficacia, elementi chiave nella riduzione dell’ansia. Sentirsi capaci di gestire il proprio ambiente aiuta a contrastare quella sensazione di sopraffazione spesso legata all’ansia.

Come praticare il decluttering per ridurre l’ansia

1. Parti da un’area piccola e specifica

Il cervello risponde positivamente a obiettivi concreti e raggiungibili. Riordinare un solo cassetto o una mensola può offrire una gratificazione immediata e spingerti a proseguire.

2. Sii consapevole delle emozioni che emergono

Durante il riordino, osserva i pensieri e le emozioni: possono emergere attaccamenti, paure o senso di colpa legati agli oggetti. Prenderne atto senza giudizio aiuta a ridurre la componente emotiva negativa.

3. Crea routine di mantenimento

L’ansia si riduce anche grazie alla prevenzione: mantenere ordine con piccole azioni quotidiane riduce il rischio di ricadere nel caos e nella conseguente tensione mentale.

Perché il supporto professionale è spesso decisivo

Non è raro che il disordine abbia radici più profonde e che affrontarlo da soli possa diventare un peso emotivo. Un professional organizer non solo porta competenze pratiche, ma anche un approccio empatico e strutturato che aiuta a superare blocchi psicologici.

Questa guida esterna:

  • facilita il distacco dagli oggetti inutili senza sensi di colpa;

  • struttura il percorso in step gestibili;

  • aiuta a consolidare abitudini positive per il benessere quotidiano.

Conclusione

Il decluttering non è solo una questione di estetica o spazio, ma uno strumento concreto per prendersi cura della propria salute mentale. Creare una casa organizzata significa anche costruire un ambiente che sostiene il rilassamento e riduce l’ansia.

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